Stage di scrittura collettiva alla Scuola Carver

Nei due weekend del 28-29 maggio e dell’11-12 giugno

scuola carver

Una delle raccolte di racconti che la scuola Carver ha realizzato con Mds editore

Sono sempre stata affascinata dall’universo della pazzia. Ecco perché quando ho saputo che alla scuola Carver di Livorno si stava organizzando uno stage di scrittura collettiva su questo tema, ho voluto conoscerne i dettagli.  

Nei weekend del 28 e 29 maggio e dell’11 e 12 giugno alla Premiata libreria Belforte 1805 in via Roma, 69 lo scrittore Paolo Nori insegnerà ai partecipanti alcune regole preziose di scrittura che porteranno alla pubblicazione finale del primo “Repertorio dei matti della città” a cura della casa editrice Marcos y Marcos. I partecipanti dovranno documentarsi, sui libri, sui vecchi giornali, dalle voci di chi sa qualcosa sui pazzi di Livorno per scrivere una storia collettiva fatta di racconti laterali che narreranno anche le sfumature della città, quelle più segrete che forse non tutti ancora conoscono.

Scuola Carver

Francesco Mencacci, responsabile area didattica della scuola Carver

Un progetto – nato dall’idea di Paolo Nori – che in città non era ancora stato pensato e al quale Francesco Mencacci, responsabile dell’area didattica della Carver, ha aderito con grande interesse aprendo le porte dello stage a 25 partecipanti che grazie a questa iniziativa vedranno le loro storie sui matti di Livorno pubblicate in una raccolta che entro fine anno sarà sugli scaffali di tutte le librerie italiane. Un modo in più per dare un respiro nazionale alla scrittura labronica e per far conoscere le sue storie curiose che avranno tutte l’inizio classico delle tradizionali storie orali… “una sera, in via del mare, si aggirava un tipo strano…”     

“Storie minime, laterali, ma forse memorabili della città in cui viviamo, in cui vivete. I partecipanti per un po’ si trasformano, mi viene da dire, in cronisti medievali  della contemporaneità” (Paolo Nori)  

Ho scelto questa frase dello scrittore parmigiano perché credo sia quella che più rispecchia l’anima del corso, quello che si nasconde dietro a un’iniziativa davvero interessante e creativa che prende spunto dai già editi repertori dei matti, uno su tutti quello di Roberto Alajmo (Nuovo Repertorio dei matti di Palermo, Mondadori, 2004).   

La scuola Carver è una realtà toscana molto interessante, ricca di spunti culturali che a breve vi farò conoscere meglio qui, davanti a un caffè…    

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